siamo tutti un po’ scossi dalla notizia delle dimissioni del santo Padre il Papa. Le reazioni della stampa e degli opinionisti si susseguono a raffica, esprimendo posizioni differenti e a volte esageratamente azzardate. Al di là di ogni considerazione, noi vogliamo dire il nostro grazie a Benedetto XVI per essere stato in questi otto anni di pontificato guida sicura e testimone di vita cristiana. Mentre riconosciamo nel suo gesto un grande segno di umiltà e coraggio, lo vogliamo ricordare con affetto filiale nella preghiera. A questo proposito, riporto le parole del Santo Padre pronunciate lo scorso 13 Febbraio nella udienza del Mercoledì delle ceneri, dove spiega in maniera chiara e sofferta il motivo della sua decisione:
”Cari fratelli e sorelle, come sapete - grazie per la vostra simpatia! - ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005.
Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede.
Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e per la preghiera con cui mi avete accompagnato. Grazie! Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni, per me non facili, la forza della preghiera, che l’amore della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà”.
Mentre accogliamo quanto il Papa ha pensato e deciso, non dimentichiamo, come lui ci ha indicato, di pregare per la Chiesa. Riconosciamo che essa è stata voluta da Cristo ed è sostenuta dalla Spirito Santo: non dobbiamo temere. Impariamo ad amarla, a considerarla come il luogo e lo spazio in cui crescere nella vita cristiana. Non dimentichiamo poi che noi tutti,in quanto battezzati,siamo Chiesa,cioè il popolo di Dio,amato e redento dalla Croce e Risurrezione di Cristo. Sentiamoci protagonisti e responsabili della testimonianza cristiana che dobbiamo recare con la nostra vita di fede. E’ anche dal nostro impegno,dalla nostra fedeltà personale alla Parola di Gesù che dipende la bellezza e la fecondità spirituale della Chiesa stessa.
Cordialmente, Don Nunzio
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