il cammino della Quaresima giunge ormai a metà percorso. La Pasqua è più vicina. E’ la liturgia stessa che ce lo ricorda, presentando la IV Domenica di Quaresima come la Domenica “Laetare”. Un termine latino che significa rallegrati, che è quindi invito alla gioia. Gioia che riconosciamo dal fatto che siamo amati e perdonati dal Signore:è questa la motivazione fondamentale che spinge il cristiano a gustare a custodire la gioia e la pace del cuore.
Il testo della parola di Dio di questa Domenica è la celebre e assai nota parabola del Padre misericordioso, più comunemente conosciuta come la parabola del Figliol Prodigo. Un testo splendido che ci fa capire il vero volto di Dio, il suo cuore di Padre che sa amare senza misura, perché è un amore più forte del peccato, capace di accoglierci nonostante le nostre debolezze, i nostri rifiuti o il nostro orgoglio e la nostra autosufficienza. Un testo che ci ricorda che quando la nostra vita si allontana da Dio, diventa misera e fallimentare. Solo in Dio troviamo pace e pienezza di vita. Solo in Dio la nostra esistenza ha un volto ed un significato. Un brano che però ci ricorda anche il nostro impegno ad attuare il perdono nella nostra vita. Impegno che dobbiamo vivere in quanto amati e perdonati dal Signore. Perdonare significa accogliere l’amore del Signore e testimoniarlo davvero in maniera autentica, con gesto che mirino all'unità e alla riconciliazione, riconoscendo che è proprio dal perdono che scaturisce la vita nuova, che il Signore Gesù ci ha donato.
Un modo concreto per sperimentare il perdono di Dio, e quindi la gioia della salvezza. è il sacramento della Riconciliazione (confessione). Vi invito sempre a considerarlo come un momento di Grazia, dove insieme al perdono ricevuto e accolto, il Signore ci rigenera e donandoci la sua Grazia, dona nuovo slancio alla nostra vita. E’ bene confessarsi una volta al mese. Ricordo che io e don Emilio siamo sempre a disposizione tutti i Sabati dalle 16.15 alle 17.15. L’ultimo sabato del mese anche al mattino e nel pomeriggio. E comunque chiunque avesse bisogno basta chiedere e siamo a disposizione.
Cari parrocchiani proseguiamo il nostro cammino di conversione verso la Pasqua, con la rinnovata convinzione nella fede che il Signore ci ama e vuole lui per primo la nostra salvezza e la nostra gioia, donataci con la sua morte e la sua risurrezione.
Cordialmente, Don Nunzio
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