Lunedì 11 Febbraio si celebra la Giornata mondiale del malato. Il tema, scelto dall'ufficio nazionale CEI per la pastorale della Salute, recita così: “Il buon samaritano: Và e anche tu fa lo stesso” (Lc 10,37). Perché questo tema? Perché leggendo questa pagina così conosciuta corriamo il rischio del “sapere già come si deve fare”.
Chi condivide il cammino con una persona ammalata sa invece che il sapere teorico deve umilmente e a volte dolorosamente lasciare spazio al vissuto concreto delle persone. Proprio in questi momenti aumenta la speranza di incontrare sul proprio cammino persone capaci di sostenerci, confortarci, consolarci proprio come è capitato allo sventurato nel Vangelo.
La parabola pone al centro del suo interesse il volto del fratello bisognoso che interpella la nostra carità e la conseguente responsabilità evangelica (la compassione). Per poter giungere ad una relazione autentica e libera con una persona sofferente è importante una conoscenza profonda di sé e l’umiltà di chi ha fatto esperienza che nel proprio cuore è presente anche una parte degli altri due personaggi che nel brano evangelico “vanno oltre”. Il Samaritano, invece, mostra reale compassione, si compromette con lui per divenire vera consolazione. L’invito ad ogni operatore e alle comunità cristiane è di farsi sempre più attenti e capaci di accompagnare spiritualmente le persone ammalate e sofferenti per portare loro la luce e la grazia del Signore. Ricuperiamo l’atteggiamento di solidarietà e di vicinanza cristiana verso tutti coloro che soffrono. In questo anno della fede sentiamoci tutti pronti e impegnati a riconoscere, in quanti chiedono il nostro amore, il volto del Risorto. La Quaresima, che si apre Mercoledì 13 Febbraio,segni per tutti noi un tempo di Grazia e di conversione. Attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, la carità e l’impegno penitenziale impegnamoci a rinnovare la nostra fede e a rendere così la nostra vita sempre più cristiana, cioè costruita sul progetto che Dio ha su ciascuno di noi.
Cordialmente, Don Nunzio
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