domenica 27 gennaio 2013

Domenica 27 Gennaio 2012 - III domenica del tempo ordinario

celebriamo oggi la festa di S. Giovanni Bosco, patrono di tutti i giovani e i ragazzi. E’ pure l’occasione per ricordare e valutare il servizio educativo che l’oratorio può e deve offrire nei riguardi dei ragazzi e dei giovani. La figura e l’esempio di questo santo ci invitano pure a considerare l’importanza e l’impegno educativo che il mondo degli adulti deve riservare nei riguardi delle nuove generazioni.
Attenzione che deve tradursi nel cercare di essere educatori coerenti e credibili. Spero e vi invito a pregare affinché nella famiglia, nell'oratorio, nello sport, nella scuola, i giovani e i ragazzi possano trovare educatori veri e significativi,guide sicure e forti, che diventino aiuto autentico e riferimento stabile per la loro crescita umana e cristiana.
Don Bosco, ci ricorda inoltre che “l’educazione è cosa del cuore e solo Dio ne possiede le chiavi”. L’azione educativa di S.Giovanni Bosco poggia infatti sulla fede che lo ha animato e sostenuto e su di un impianto educativo caratterizzato dal suo progetto pedagogico, meglio conosciuto come il metodo preventivo.
Tra le tante, mi piace ricordare e offrire alla vostra riflessione uno dei pensieri che hanno guidato l’azione educativa di don Bosco: l’amorevolezza.
Questa costituì il supremo principio pedagogico adottato da don Bosco, che faceva notare come non bastasse amare i giovani, ma occorreva che essi percepissero di essere amati. Affidiamo a S.Giovanni Bosco i nostri ragazzi, i giovani, il nostro oratorio, il loro cammino di crescita umana e cristiana.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si prodigano, a vario titolo, per il bene del nostro oratorio. I catechisti, gli animatori, i volontari del bar e chi si occupa delle pulizie. Invito tutti a considerare il dono che l’oratorio è all'interno del cammino cristiano della parrocchia. Impegniamoci a considerarlo attraverso la nostra partecipazione, il nostro sostegno e l’eventuale servizio che possiamo offrire.

Cordialmente, Don Nunzio

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