domenica 13 gennaio 2013

Domenica 13 gennaio 2012, Battesimo del Signore



con la festa odierna del Battesimo di Gesù, viene portato a compimento il tempo liturgico del Natale. Si tratta di un evento molto importante nella vita terrena di Gesù, riportato fra l’altro da tutti e 4 gli evangelisti, fatto piuttosto raro, e richiamato pure nella predicazione cristiana degli Atti degli apostoli. Gesù, che non aveva motivo di pentirsi di colpa alcuna, ha voluto farsi solidale e vicino a noi fino ad abbassarsi e chinarsi sulle nostre miserie. Soprattutto, però,il Vangelo di oggi narra della grande manifestazione trinitaria: l’apertura del cielo, la manifestazione dello Spirito Santo, la Voce del Padre. E’ l’inizio del ministero pubblico di Gesù, perchè attraverso questa  investitura il Signore riceve una sorta di ordinazione messianica, viene riconosciuto e dichiarato dal Padre come Colui che è inviato per salvare le genti. Da questo evento nasce pure la chiamata a vivere il proprio battesimo, consapevoli di possedere lo Spirito di Dio e la vita nuova che ci è donata, comportandoci da figli di Dio per testimoniare la vita divina, la sola verità che rende l’uomo libero. Ci domandiamo allora: come consideriamo il dono del Battesimo nella nostra vita? Cosa significa per noi essere cristiani?
Ricevuto da bambini, accolto come dono insieme alla vita da parte dei genitori, questa realtà deve aiutarci a riflettere sull'importanza e la responsabilità della crescita cristiana, come itinerario che porta ogni credente a diventare discepolo del Signore. Il Battesimo è dono, però chiesto, accolto con responsabilità dai genitori. Il germe divino è chiamato a crescere, fiorire, portare frutto grazie alla cura che in primis i genitori e poi tutta intera la comunità offrono alla nuova creatura. L’impegno quindi ad educare i propri figli alla fede, insegnando loro a pregare e in ogni fase della loro crescita indicando loro la proposta cristiana quale progetto di vita. Una volta portato a maturazione, ogni cristiano deve rendersi consapevole di questo dono, vivendolo. La fede, la vita cristiana è una realtà dinamica, cioè va sempre rinnovata oltre che curata e amata. Essere cristiani non significa vivere una generica bontà, o una religione delle buone maniere, ma custodire e alimentare il dono di Dio che è in noi: lo Spirito Santo. Questo dono cresce e si sviluppa con una scelta di vita, dove Cristo diventa il centro essenziale del nostro essere e agire. Attraverso la vita spirituale, fatta di preghiera, ascolto della Parola, accoglienza dei Sacramenti, impegno nella carità, ci viene donato lo Spirito Santo, che ci dona la forza e la capacità di comprendere e attuare la volontà del Signore. Tale presenza ci rende sensibili a Dio e quindi capaci di gustare la presenza del Signore in mezzo a noi, dentro di noi.

Cordialmente, Don Nunzio

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