domenica 13 gennaio 2013

19 gennaio - S. Bassiano Vescovo

San Bassiano (Siracusa, 319 – Laus Pompeia, 8 febbraio 409) è il patrono principale di Lodi. Fu ordinato vescovo della diocesi di Lodi il 19 gennaio 374. 

I dati cronologici assolutamente certi su san Bassiano sono quasi tutti basati sulla sua iscrizione sepolcrale: «Governò la sua Chiesa per 35 anni e 20 giorni. A 90 anni di età, lasciando alla terra il suo corpo nella gioia salì al cielo quando erano consoli gli augusti Onorio per l'ottava volta e Teodosio per la terza». 
Figlio di un alto magistrato pagano che lo inviò a Roma per completare gli studi, si fece cristiano e, per sfuggire al padre, si spostò a Ravenna. Divenne poi il primo  vescovo di Lodi. La città registrava già da tempo la presenza di una fiorente comunità cristiana, come dimostra la circostanza che le autorità imperiali, ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo, scelsero di decapitare i martiri Felice, Nabore e Vittore, legionari africani, proprio fuori Lodi Vecchio, il 12 luglio 303, allo scopo di terrorizzare la numerosa collettività cristiana. La scelta di consacrare il primo vescovo di Laus Pompeia è probabilmente frutto della resistenza cattolica ad Aussenzio, vescovo ariano di Milano, condannato come eretico nel II Concilio Romano del 372. Nel 381, al concilio di Aquileia, Bassiano partecipò alla condanna del vescovo ariano Palladio di Ratiaria (l'odierna Archar, lungo il Danubio, oggi in Bulgaria).
Nel 387 inaugurò fuori dalle mura la prima basilica di Lodi, dedicata ai dodici apostoli. Essa venne consacrata da Ambrogio, vescovo di Milano, e dal suo coadiutore Felice, dal 386 primo vescovo di Como. L'edificio sopravvisse alla distruzione dei milanesi nel 1158 al tempo delle guerre contro il Barbarossa.
Nel 390 partecipò al sinodo milanese indetto da Ambrogio per controbattere alla predicazione dell’eretico Gioviniano (già confutato da Sofronio Eusebio Girolamo). Firmò, insieme ad Ambrogio, la lettera sinodale (conservata) al papa Siricio (sul seggio papale dal 384 al 399). Nel 397 (come riferisce Paolino di Milano, biografo di Ambrogio), assistette ai funerali del grande vescovo nel momento della sua morte.
Fu sepolto nella basilica da lui fondata.

Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono traslate a Milano, dove rimasero fino al 1163, quando il Barbarossa, dopo che il 10 marzo 1162 aveva costretto Milano alla resa e l'aveva "distrutta" a sua volta, le riportò in Lodi, della quale aveva nel frattempo autorizzato la ricostruzione. La processione solenne era guidata dall'antipapa Vittore IV, dallo stesso Imperatore, alla presenza del patriarca di Aquileia e dell'abate di Cluny. Le reliquie sono custodite ancora oggi nella cripta della cattedrale di Lodi. 

Ogni anno, in occasione della festività a lui dedicata, si svolge un'antica fiera nel quadrilatero di piazza della Vittoria, davanti al duomo: sotto i portici del Broletto (Palazzo Comunale) viene distribuita la tradizionale trippa detta büseca de San Basàn.
In occasione dei 1600 anni della morte del santo, il 18 gennaio 2009, il cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto una celebrazione eucaristica in Cattedrale a Lodi, concelebrata dal vescovo lodigiano Giuseppe Merisi, da Rino Fisichella e da Bassano Staffieri. Nella stessa occasione è stata indetta la peregrinatio delle reliquie di san Bassiano in tutte le parrocchie della diocesi di Lodi.

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