Domenica 4 novembre, XXXI del tempo ordinario
Si è concluso la scorsa settimana, un importante evento ecclesiale: il Sinodo dei Vescovi.
L'incontro ha visto la partecipazione corale di tutti i Vescovi del mondo, riuniti in Vaticano per analizzare e approfondire il tema della nuova evangelizzazione. Argomento caro a tutta la Chiesa, che ha come scopo, tra gli altri, la ricerca di modi e metodi sempre più adeguati, per trasmettere il dono della fede nel nostro tempo. Riporto alcune considerazioni che ha pronunciato il Santo Padre durante la preghiera dell'Angelus, la scorsa domenica 28 ottobre in merito a tale evento:
"Cari fratelli e sorelle! Con la Santa Messa celebrata stamani nella Basilica di S. Pietro, si è conclusa la XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Per tre settimane ci siamo confrontati sulla realtà della nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana: tutta la Chiesa era rappresentata e, dunque, coinvolta in questo impegno, che non mancherà di dare i suoi frutti, con la grazia del Signore. Prima di tutto però il Sinodo è sempre un momento di forte comunione ecclesiale, e per questo desidero insieme con tutti voi ringraziare Dio, che ancora una volta ci ha fatto sperimentare la bellezza di essere Chiesa, e di esserlo proprio oggi, in questo mondo così come è, in mezzo a questa umanità con le sue fatiche e le sue speranze. Molto significativa è stata la coincidenza di questa Assemblea Sinodale con il 50° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, e quindi con l'inizio dell'Anno della Fede. Ripensare al Beato Giovanni XXIII, al Servo di Dio Paolo VI, alla stagione conciliare, è stato quanto mai favorevole, perché ci ha aiutato a riconoscere che la nuova evangelizzazione non è una nostra invenzione, ma è un dinamismo che si è sviluppato nella Chiesa in modo particolare dagli anni '50 del secolo scorso, quando apparve evidente che i Paesi di antica tradizione cristiana erano diventati, come si suol dire, terra di missione. Così è emersa l'esigenza di un annuncio rinnovato del Vangelo nelle società secolarizzate, nella duplice certezza che, da una parte, è solo lui, Gesù Cristo, la vera novità che risponde alle attese dell'uomo di ogni epoca, e dall'altra, che il suo messaggio chiede di essere trasmesso in modo adeguato nei mutati contesti sociali e culturali... Fin da ora possiamo dire che da questo Sinodo esce rafforzato l'impegno per il rinnovamento spirituale della Chiesa stessa, per poter rinnovare spiritualmente il mondo secolarizzato; e questo rinnovamento verrà dalla riscoperta di Gesù Cristo, della sua verità e della sua grazia, del suo volto , così umano e insieme così divino, sul quale risplende il mistero trascendente di Dio. Affidiamo alla Vergine Maria i frutti del lavoro dell'Assise Sinodale appena conclusa. Lei, Stella della nuova evangelizzazione, ci insegni e ci aiuti a portare a tutti Cristo, con coraggio e con gioia".
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